Come nasce una Collezione?

Come-nasce-una-collezione

Intervista a _ _doppiospazio

Come anticipato nel nostro precedente articolo, Vezzosi Srl ha portato due novità degne di nota al Cosmoprof 2024: la Linea CU29, in collaborazione con lo studio di architettura _ _doppiospazio e la Linea Concept by Alberto Vendrame.

Ma come nasce effettivamente una nuova Collezione di arredo per saloni di parrucchieri? Come si sviluppa l’idea di base e come si traduce in poltrone lavoro, specchiere, postazioni lavaggio e ogni altro complemento di cui è composta?

Per rispondere a queste, e ad altre domande, nel modo più completo e veritiero possibile, abbiamo voluto chiederlo direttamente a chi ha collaborato con il nostro team nella realizzazione della Linea CU29, ovvero lo studio di architettura ­_ _doppiospazio, con sede a Modena.

Ringraziamo in anticipo Claudia e Anita, le quali hanno messo a disposizione la loro professionalità e il loro amore per il mondo dell’interior design.

Buongiorno Claudia e Anita, e grazie per aver voluto rendere questo articolo ricco della vostra esperienza. Innanzitutto, cosa potete dirci di voi? Che ruolo ricoprite all’interno dello staff di _ _doppiospazio?

Claudia: “Buongiorno a voi. Io sono uno dei soci fondatori dello studio, sono architetto e mi sono laureata con una tesi in design industriale”.

Anita: “Buongiorno a tutti. Io sono scenografa specializzata in allestimenti commerciali e qui nello studio ho imparato ad approcciarmi anche al design del prodotto.”

Si capisce che le competenze di ognuna vengono messe a disposizione del lavoro di tutto lo studio. E, a proposito, come potete presentarci il mondo _ _doppiospazio?

_ _doppiospazio è un progetto nato nel 2006 a Modena, dove tutt’ora abbiamo la sede. Ci occupiamo non solo di architettura, ma anche di design e di comunicazione. Nel corso degli anni abbiamo avuto a che fare con realtà differenti tra loro e, per quanto riguarda la collaborazione con Vezzosi, possiamo dire che è stata davvero una bella scoperta.

Conoscevate già il brand Vezzosi?

In realtà no, ma è stato il mondo online a metterci in contatto, quasi in simultanea. Abbiamo pensato fin da subito che sarebbe stato un lavoro stimolante perché non avevamo mai affrontato l’ideazione e la progettazione di complementi d’arredo per parrucchieri.

Una sfida che avete accolto in modo entusiasta quindi. E potete dirci com’è stato lavorare con il team di Vezzosi?

Fin da subito, la collaborazione è stata costruttiva e aperta, probabilmente perché c’è stata ampia libertà progettuale. Abbiamo riscontrato massimo supporto nel reparto tecnico dell’azienda, il che è stato il grande punto di forza di tutta la collaborazione. Ci siamo ascoltati e compresi a vicenda, nel corso di circa 7 mesi di lavoro per arrivare alla nascita della Collezione CU29.

Ecco allora che entriamo nel vivo della nostra intervista. Come si arriva alla creazione di una Collezione di complementi d’arredo per interni, con riferimento alla già nominata CU29?

Per questo progetto siamo partiti da un’analisi dei prodotti già presenti nel catalogo di Vezzosi, così da capire cos’altro potevamo fare noi per loro e per trovare la famosa ispirazione di partenza. Siamo arrivati a presentare 2 concept di prodotto, con l’obiettivo si definire la Linea finale. L’immagine complessiva dell’attuale CU29 è piaciuta fin da subito a entrambe le parti; quindi, diciamo che il processo di creazione e definizione è stato molto naturale.

Qual è per voi l’elemento più innovativo della CU29? Partiamo da Claudia.

Penso che la vera sfida sia stata la chaise longue perché è un arredo diverso dal solito, e sul quale c’è stato molto dialogo in termini di altezze ed ergonomia. Alla fine, non restava che provarla e devo dire che esprime perfettamente il concetto di “comodità”. Un altro elemento, secondo me degno di nota, è la presenza di elementi in ceramica, impiegata per mobile di servizio retro lavaggio, il tavolo cassa e nei dettagli delle specchiere, in contrasto cromatico con le parti verniciate in rame. Insomma, una perfetta sinergia di tantissimi elementi e materiali. La forza di una Linea sta nella sua complessità.

E per te, Anita?

Per me, la leggerezza è la vera protagonista della Collezione, al pari dell’estetica. Abbiamo voluto che gli elementi fossero modulari e versatili, per non avere un blocco unico e massiccio. L’obiettivo che ci siamo posti è stato quello dell’ottimizzazione vera e propria della Linea nel suo complesso.

Ecco, abbiamo parlato di materiali utilizzati. Ci sarà sicuramente uno studio approfondito in merito: che importanza ricopre questo aspetto?

Diciamo che scegliere i materiali è stata una conseguenza naturale del primo nostro pensiero che riguardava la creazione di un dialogo attivo tra forme leggere e materiali tipicamente industriali. Gli elementi verniciati in rame sono sicuramente i protagonisti. Ci stuzzicava molto il pensiero di poter riproporre uno dei primi materiali utilizzati e lavorati dall’essere umano.

Come mai la scelta in abbinamento della ceramica?

Eravamo alla ricerca di un contrasto con il tipico colore del rame, e anche con la lucentezza. Siamo, quindi, arrivati alla scelta della ceramica per quella che era la parte decorativa. Un bellissimo effetto matt che si combina perfettamente con il lucido dei profili verniciati in rame. Ovviamente, abbiamo rispettato la scelta dell’immancabile tappezzeria in skai, la firma immediatamente riconoscibile di Vezzosi.

Adesso che abbiamo la Collezione ben chiara: qual è la sensazione che volevate trasmettere al cliente finale con questi arredi?

Senza alcuna esitazione, il nostro scopo principale riguardava la comodità. Abbiamo deciso di lavorare in modo approfondito sulle proporzioni, inserendo cuscini larghi e comodi. Ci piaceva molto anche la semplicità elegante delle forme scelte.

Per la CU29 vi siete ispirati a tendenze, stili o artisti specifici?

Ammiriamo moltissimo le opere di Le Corbusier e della sua progettista Charlotte Perriand. Non dimentichiamo poi l’importanza di Cassina nel mondo dell’arredo contemporaneo. L’utilizzo del tondino metallico è chiaro riferimento alle creazioni dell’azienda di Meda.

A proposito di tendenze, cosa prevedete per il prossimo anni, soprattutto in termini di arredo per l’ambito commerciale?

È sempre difficile prevedere dove andrà il mondo dell’arredamento di design. Sicuramente assisteremo a un’ampia varietà di sfumature e all’impiego di colori saturi. In questo caso more is more, fattore che piace molto nel settore dell’arredo per saloni di parrucchieri.

Visto che il progetto della Collezione CU29 è stato così stimolante, vi piacerebbe portare avanti questa partnership con Vezzosi per altre Linee e Collezioni?

Certamente! Diciamo che c’è un interesse reciproco nel portare avanti la collaborazione, puntando sullo sviluppo e sull’integrazione di nuovi elementi che possono essere aggiunti alla CU29. Come già sottolineato, la nostra volontà è quella di vedere la Collezione come uno spazio aperto, sul quale poter tornare per arricchirlo.

Prima di concludere, vorremmo chiedervi un’ultima riflessione: qual è, secondo voi, il valore del Made in Italy ad oggi?

Il Made in Italy lo si vede soprattutto nella capacità produttiva. Esempi come Vezzosi sono i perfetti rappresentanti di questo concetto all’estero, ovvero un’azienda italiana in grado di sviluppare il concetto stesso d’innovazione. La capacità di ricerca e la volontà di essere aperti al dialogo e all’ascolto sono la vera risorsa e il vero significato del Made in Italy.

Vi ringraziamo per questa splendida intervista che sarà sicuramente molto interessante e utile a tutti i clienti di Vezzosi che seguono seguono il brand sul blog e sui canali social.

Per restare aggiornati con il mondo di Vezzosi e con le ultime novità continuate a seguirci!

Per conoscere di più sul mondo di ­_ _doppiospazio: https://www.doppiospazio.com/it/

    Consulta Privacy